Grato alla Data Center Coalition per avermi invitato a parlare al loro Energy Forum a DC con l'ex commissario FERC Allison Clements (@ClementsFERC) ieri, dove abbiamo discusso dei percorsi e degli ostacoli alla flessibilità del carico (la mia presentazione è collegata qui sotto). Ciò che è stato più incoraggiante è stato sentire alcune aziende di data center abbracciare l'idea che plasmare proattivamente nuovi livelli di servizio non fissi e quasi fissi servirà meglio l'industria rispetto a un approccio reattivo. Il discorso nazionale e il panorama normativo continuano a evolversi rapidamente. Proprio questa settimana: 1) Il Goldman Sachs Global Institute ha pubblicato una nota significativa sulla flessibilità dei data center, affermando che "Stiamo assistendo a una convergenza unica che ha creato una finestra di opportunità per perseguire la riduzione per colmare il divario tra la domanda di data center e l'offerta di energia." 2) PJM ha lanciato un'iniziativa accelerata per stabilire regole per le aggiunte di data center, affermando che “le soluzioni possono includere aggiustamenti al carico utilizzato e/o approvato attraverso le aste RPM, se tale carico non è supportato da capacità… inclusa la risposta alla domanda e opzioni per i clienti per portare nuova generazione a soddisfare le loro esigenze di carico.” 3) @MattYglesias ha pubblicato "Evitare un'apocalisse dei prezzi dell'elettricità per i data center" sul suo outlet con oltre 210.000 follower, evidenziando la flessibilità come una strategia chiave per accogliere la crescita mentre si mitigano gli impatti delle tariffe e si utilizza meglio l'infrastruttura esistente.
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