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1) Tutti parlano di chi fosse Satoshi Nakamoto. Quasi nessuno parla di come ha codificato.
Se guardi al codice sorgente iniziale di Bitcoin, vedrai stranezze che rivelano molto di più di quanto potrebbe mai fare la sua chiave PGP. 🧵👇

2) Ho appena scoperto uno dei più rari artefatti nella storia di Bitcoin:
Il codice sorgente di Bitcoin prima della sua pubblicazione.
Non il repository rifinito che vedi su GitHub oggi.
Il vero codice del 2008–2009 che Satoshi scrisse prima che Bitcoin fosse lanciato.
3) È pieno di sorprese.
Da stili di codifica strani…
a terminologie dimenticate…
a funzionalità che non sono mai arrivate oltre le prime versioni.
È come entrare nella mente di Satoshi alla fine del 2008.
4) Primo shock: Satoshi non ha codificato come un moderno ingegnere del software.
- Ha usato la notazione ungherese (già obsoleta nel 2008)
- Uso intenso di lock quando erano "fuori moda"
- Funzioni spaghetti ricorsive
- Nessuna incapsulazione degli oggetti
- Build focalizzato su Windows
5) Queste peculiarità raccontano una storia.
Suggeriscono una persona più anziana.
Qualcuno proveniente da un ambito vicino, forse ingegneria o fisica, ma non un sviluppatore software di carriera.
Il whitepaper mostra un pensiero pratico, non lo stile di un matematico puro.
6) Ha chiamato la blockchain... la timechain.
Sì — TIMECHAIN.
Il suo codice aveva letteralmente funzioni nominate attorno alla logica "timechain".
Ogni blocco collegato da pprev e pnext.
Da qualche parte lungo il cammino, il nome è andato perso.
7) Anche la parola miner deriva da lui.
La prima menzione di “BitcoinMiner” è proprio lì nel codice pre-release.
Satoshi ha inventato il termine e con esso, un'intera identità culturale.
8) Aveva unità chiamate COIN e CENT.
CENT era essenzialmente la sua visione originale per i sats.
Un CENT = 1/100 di un bitcoin.
Sì, i sats avrebbero potuto essere chiamati centesimi.

9) Poi ci sono le cose strane.
Sepolto nel codice:
"aggiungi atomi alle recensioni degli utenti per le monete create"
Mai più menzionato.
Era un sistema di reputazione per i nodi?
Un'idea abbandonata?
Un colpo di genio?
Non lo sapremo mai.
10) E alcune frasi sono semplicemente... pura Satoshi.
Come questo commento nella logica della timechain:
"protesta il reorg"
Diretto. Filosofico. Quasi punk.

11) Ora, ecco uno dei pezzi più iconici del suo codice. Non è solo logica. È il sistema immunitario di Bitcoin.
Ogni blocco che il tuo nodo convalida oggi risale a questa esatta funzione.
Minimale. Pragmatico. Puro Satoshi.

12) Qui è dove risiedono le regole:
- Limiti delle dimensioni del blocco
- Validità del timestamp
- Controllo dell'obiettivo di proof-of-work
- Struttura della transazione Coinbase
- Validazione della radice di Merkle
Ogni singolo miner, pool e nodo completo continua a danzare su questo ritmo.
13) Quando confronti il suo codice del 2008 con il suo codice del 2010, noti qualcosa di raro:
Lo stile non cambia mai.
Da prova di concetto a pronto per la produzione — è ancora indiscutibilmente suo.
14) Ecco la parte sorprendente:
Potremmo usare questo stile per confrontare e identificare il suo altro codice in circolazione.
Ma nessuno lo fa.
Forse per rispetto.
Forse perché segretamente vogliamo che Satoshi rimanga nascosto.
15) Ogni volta che qualcuno dice "X è Satoshi", la mia prima domanda è:
"Mostrami il codice."
Perché è lì che si trova la verità.
Non nelle foto.
Non nei pettegolezzi.
Nello stile che solo lui aveva.
16) Guardare questo codice pre-rilascio è come tenere un fossile di una nuova specie. Tutto ciò che Bitcoin è diventato... è iniziato proprio qui.
17) Il più grande mistero nella tecnologia non ci ha lasciato solo un whitepaper. Ci ha lasciato una capsula del tempo.
E in quel codice, puoi ancora sentire la sua voce.
Silenziosa, precisa e immortale.
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