Negli ultimi due anni, ho sviluppato un'intuizione sempre più forte: Nei prossimi cinque anni, per le persone comuni, guadagnare sarà importante, ma ciò che conta di più è non perdere i soldi già guadagnati. L'ambiente è davvero cambiato. Da un lato, la crescita dei redditi sta rallentando, gli aumenti salariali sono difficili e le opportunità scarseggiano; dall'altro, le tentazioni aumentano: Il consumismo del "prima goditi e poi si vedrà", i prodotti finanziari confezionati in modo appariscente, le truffe ad alto rendimento mascherate da "progetti" e "lavori secondari"... Se ti rilassi anche solo un po', potresti essere derubato. Il mio giudizio è molto semplice: nei prossimi cinque anni, le persone comuni devono proteggere i propri soldi, e la cosa principale è non farsi trascinare dagli altri. In termini di consumo, il problema non è mai comprare, ma il perché si compra. Ci sono spese che devono essere fatte, che possono migliorare l'efficienza, ridurre l'attrito interno e far funzionare meglio il corpo e la mente; questi sono investimenti giusti. Il vero pericolo è rappresentato da: Non avevi intenzione di comprare, ma dopo aver visto alcune recensioni inizi a pensare "anch'io devo averlo"; Non avevi molta pressione, ma mentre scorri inizi a dubitare "sto vivendo in modo troppo misero". Questo tipo di consumo spinto dalle emozioni, a lungo andare, ti trasformerà in un debitore e in un "consumatore di luce". Lo stesso vale per gli investimenti. Molte persone non falliscono a causa del rischio in sé, ma a causa delle storie di alti rendimenti. ...