Ho appena cenato con un mio amico che sta divorziando. Sulla carta ha tutto a 50 anni: Una moglie bellissima, due figli già fuori casa, un'azienda venduta e in pensione con una certa sicurezza finanziaria. Hanno appena costruito la casa dei sogni sulla spiaggia in Sud America. Ma dopo 23 anni di matrimonio ha deciso che non era disposto a sacrificare la propria felicità per rimanere con sua moglie - che non faceva più parte della visione che aveva per il resto della sua vita. Entrambi stanno attraversando crisi di mezza età piuttosto pesanti, con l'intera relazione consumata dai progetti dei figli e dal lavoro. E poi... nulla e tutto insieme. È triste, ma non distrutto. Più sollevato che altro di avere la decisione e di averlo detto a amici e familiari alle spalle. Ma una cosa mi è rimasta impressa, la sua più grande esitazione: Rinunciare a qualcuno che lo ama incondizionatamente. Quella persona che sai sempre che sarà lì per te. Nessuna garanzia che troverai mai più qualcuno del genere, o che un giorno non ti sveglierai chiedendoti come diavolo hai potuto allontanarti da tutto ciò.