Sento che c'è una crescente sensazione tra molte persone, che loro - e la stragrande maggioranza dell'umanità - siano semplici spettatori delle azioni dei ‘Grandi Uomini’. Ti svegli al mattino e vedi cosa hanno deciso di fare i Grandi Uomini con la tua vita. Anche i sostenitori di quegli uomini sembrano assumere un ruolo passivo di incitamento, o di interpretazione delle loro azioni come se fossero indovini che interpretano le ossa. Questa sensazione di passività si riflette nelle psiche dei Grandi Uomini, che vivono sotto l'illusione che le loro stesse azioni plasmino davvero il mondo, che siano divinità simili a dei che possono rimodellare da soli un sistema complesso, piuttosto che essere semplici risultati di quel sistema. Una cosa che dovresti sempre sapere sugli dei, però, è che li creiamo noi. Entriamo nell'illusione che la nostra agenzia collettiva sia in realtà un essere esterno, e poi parliamo di quell'essere esterno come colui che ha il controllo. Quando quell'essere esterno è un essere umano reale, potrebbe arrivare a credere nella proiezione, pensando di essere in realtà un dio-re onnipotente. Questo non è un segno di forza da parte loro - è un segno che sono troppo deboli per superare l'illusione proiettata su di loro, e sono stati inghiottiti da essa.
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